Descrizione
L’edificio è costruito in prossimità della torre “bianca” degli anni trenta, di fronte ai campi da sci.
Il progetto fa leva sulla posizione di cerniera dell’edificio rispetto al futuro complesso insediativo prefigurando un’impostazione asimmetrica: un bow window vetrato sull’angolo sud-est costituisce una sorta di perno visivo da cui si staccano i balconi che corrono lungo la facciata e suggeriscono una fuga prospettica verso la vallata. L’introduzione di un elemento curvo sottolinea l’orientamento della casa rispetto al paesaggio, ma costituisce anche un pretesto per cercare una relazione con le forme delle case degli anni trenta.
Verso nord la costruzione appare chiusa e segnata dalle bucature delle finestre sulle pareti di intonaco bianco ed è “sfondata” solo in corrispondenza della scala dove una parete di legno (parzialmente a brise soleil) rivela l’ingresso e gli spazi distributivi. L’edificio si apre gradatamente verso sud attraverso una superficie in legno che ingloba le ante, una sorta di “pelle” che funziona come filtro tra gli ambienti di soggiorno e il paesaggio.
Caratteristiche
2° premio "Concorso Regionale Architettura Montana di Qualità"
De Rossi, R. Dini, Architettura alpina contemporanea, Priuli & Verlucca 2012; M. Mulazzani (a cura di), Architetti italiani. Le nuove generazioni, Milano, Electa 2006; A. De Rossi, Architettura alpina moderna in Piemonte e Valle d’Aosta, Torino, Allemandi 2005; “Architècti”, n. 53, gennaio-marzo 2001; D. Bagliani (a cura di), La montagna esplorata. Ricerca e formazione nel contesto alpino, 2000; “Il progetto” n. 6, 1999; Almanacco di Casabella. Giovani architetti italiani 1998-99, 1999.